A piedi, in bicicletta, in barca, catamarano o in 4×4 l’isola offre panorami, incontri e storie che non scorderai

Oltre alle calette nascoste e alle meravigliose spiagge nelle quali crogiolarti, l’Isola dell’Asinara offre numerose altre occasioni e luoghi di interesse culturale e ambientale. Nell’Isola potrai scoprire le storie di quando fu lazzaretto, del suo palazzo reale e delle rocambolesche fughe di prigionieri nel periodo in cui fu carcere di massima sicurezza. Oppure dedicarti ad ammirarne la fauna e la flora nelle visite in fuoristrada: vedrai mufloni diffidenti sgabettare nella macchia e poi fare grandi salti e perdersi tra le rocce, asinelli bianchi passeggiare sornioni e riposare all’ombra, capre selvatiche e il falco pellegrino planare in caccia.

Visita Cala Reale

Nel piccolo porto da cui arrivano le imbarcazioni da Porto Torres troverete varie costruzioni ed edifici risalenti al periodo in cui l’Asinara era una colonia penale e un lazzaretto.

L’edificio principale del complesso di Cala Reale è Palazzo Reale, una volta direzione della Stazione Sanitaria Marittima di quarantena, ora sede del Parco Nazionale, è la struttura di maggior pregio architettonico dell’isola. Il complesso del palazzo segue precise simmetrie e il suo ingresso si apre direttamente sul porticciolo.

Il Palazzo Reale tra le cose da vedere all'Asinara
Palazzo Reale presso l’attracco di Cala Reale

Il Centro Recupero Animali Marini, dove potresti vedere alcuni esemplari di tartarughe che vengono curati prima di essere liberati nel mare dell’Asinara. Qui i responsabili dell’associazione Crama, attivi nel soccorso di tartarughe marine e cetacei, ti racconteranno dell’affascinate ecosistema di cui l’isola dell’asinara è un fulcro.

Tartaruga in via di guarigione al CRAMA Asinara
Tartaruga in cura presso il Centro Recupero Animali Marini

Presso Cala Reale incontrerai i laboratori di Farmasinara, dove vengono creati cosmetici dalla flora spontanea dell’isola e dai residui di lavorazione dei prodotti naturali. Qui le essenze dell’isola si trasformano in creme grazie alle quali, anche quando sarai lontano, potrai ricordare la natura aspra e mediterranea dell’Asinara.

Acquistare un cosmetico naturale tra le cose da fare all'Asinara
Sede di Farmasinara sull’Isola

Cose da fare e vedere a Cala d’Oliva

A nord dell’Asinara troverai l’unico “vero” paese dell’isola. Il Borgo fondato dai pescatori di Camogli attualmente accoglie alcuni dei principali siti di interesse dell’Isola: L’osservatorio della Memoria, ex diramazione Centrale del Carcere, un museo riguardante la storia carceraria dove potrai fotografare cimeli, documenti e attrezzi utilizzati durante i 112 anni di carcere. Tra gli edifici presenti, anche se non visitabili al momento, c’è la foresteria di Cala D’Oliva, dove i Magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino prepararono l’istruttoria per il maxiprocesso nel 1985. A breve distanza si trova un bunker, nel quale, dopo gli attentati che uccisero i giudici, venne rinchiuso in isolamento Totò Riina il capo di Cosa Nostra. Ma in questa borgata marittima troverai anche una delle torri dell’isola che, insieme a quelle di Cala d’Arena e Trabuccato, fu realizzata nel XVII secolo, periodo della dominazione spagnola, per l’avvistamento di nemici e la difesa delle coste.

La visita al bunker di Riina tra le cose da fare all'Asinara

Qua da non perdere ci sono alcune tra le più belle spiagge dell’Asinara (inserire il link del pezzo sulle spiagge). Aggiungere qualche riga con elenco spiagge.

Visitare Fornelli

La località di Fornelli si trova al sud dell’isola. Il carcere di Fornelli, attualmente non visitabile perché in attesa di ristrutturazione, è stato uno dei più conosciuti durante gli anni 70. In questa zona visita il Castellaccio, lo puoi raggiungere a piedi con un semplice trekking seguendo le indicazioni nei pressi del molo. Costruito completamente in granito e mimetizzato tra le rocce, un tempo brulicava di soldati tra i suoi camminamenti. Secondo la leggenda, fu dimora di di Barbarossa. Il pirata rientrava qui all’Asinara, per riposarsi e nascondersi, dopo i suoi viaggi di razzia tra i lidi del Mediterraneo.

Panorama località Fornelli all'Asinara
Panorama località Fornelli all’Asinara

Cose da fare: trekking e 7 Sentieri dell’Asinara

Il trekking a Punta della scomunica ti offrirà un panorama incantevole: l’intera Asinara da punto più alto dell’isola. Inoltre potrai fare vari sentieri ed itinerari in autonomia, a piedi o in bicicletta.

Sentiero del Granito

Raggiungibile facilmente con i trasporti da Stintino, si chiama in questo modo perché il granito è il protagonista di tutto il percorso. Partendo da est di Fornelli si costeggia il mare fino alle cave dove tutt’ora sono presenti attrezzi e punti di riparo degli scalpellini. Si prosegue fino a costeggiare lo stagno retrodunale di Cala Sant’andrea, limite della zona di riserva integrale, che comprende la duna di una delle spiagge più belle dell’isola. Il rientro si effettua lungo la strada cementata che ci riconduce a Fornelli. 

km 11,2, dislivello 75 m, percorrenza 3h e 30’, ciclabilità 90%

Sentiero del Castellaccio

Dall’imponente struttura medievale si domina tutto il golfo dell’Asinara, la nurra e le torri costiere che difendevano il territorio dalle invasioni piratesche. Durante la salita si potrà ammirare anche il golfo che si apre su cala Reale. Il percorso è uno dei più panoramici e consente di avvistare spesso mufloni, capre e cinghiali lungo il percorso.

km 8,3 dislivello 212 m, percorrenza 2h e 40’, ciclabilità 80%

Sentiero dell’Acqua

L’acqua in tutte le sue forme caratterizza questo trekking: gli stagni temporanei salmastri dove è possibile avvistare gran parte dell’avifauna migratrice dell’isola, il mare tempestoso che nella costa ovest si infrange nelle giornate di maestrale, i bacini d’acqua dolce, dove anatre e folaghe trovano l’habitat ideale. Semplice percorso adatto a tutti e raggiungibile con facilità con i trasporti da stintino.

km 6,9 dislivello 42 m, percorrenza 1h e 45’, ciclabilità 100%

Sentiero dell’Asino Bianco

La zona centrale dell’Asinara è il punto dove più facilmente riuscirete ad avvistare asini grigi e asini bianchi, spesso imbrancati tra loro. Sono docili e d’estate li troverete all’ombra degli edifici che facevano parte della stazione sanitaria marittima. Si prosegue fino a raggiungere Trabuccato, diramazione carceraria con i ruderi di quelli che erano i vigneti, le stalle e la caserma degli agenti di custodia. Costeggerete anche una delle Torri di avvistamento meglio conservate dell’isola.

km 7,8, dislivello 24 m, percorrenza 2h’, ciclabilità 100%

Sentiero della Memoria

Lungo questo sentiero è possibile ammirare tutte le vestigia che riconducono al periodo in cui Cala Reale fu sede della Stazione sanitaria marittima di quarantena. Il percorso breve e adatto a tutti, consente di ammirare la chiesetta edificata dai prigionieri austroungarici, la direzione del lazzaretto, attualmente ristrutturata come sede del Parco Nazionale e gli edifici utilizzati per la quarantena delle malattie infettive. 

km 5,5, dislivello 28 m, percorrenza 1h e 30’, ciclabilità 100%

Sentiero del Leccio

Dal borgo di Cala d’oliva inizia la salita che ci condurrà fino alla vetta, punta della scomunica, dove il nostro sguardo spazia a 360 gradi su tutta l’isola. Il percorso attraversa i terrazzamenti per le coltivazioni costruiti dai liguri, un invaso artificiale, una diramazione della colonia penale agricola e un panorama che non ci si aspetta dall’isola dell’Asinara: un bosco di Leccio come quelli che si ritrovano nel centro Sardegna. E’ uno dei percorsi più affascinanti dell’Asinara. La pista del rientro vi consentirà di avere una visuale inconsueta di Cala Reale dall’alto, prima di affrontare la discesa per Cala D’oliva. 

km 13,7, dislivello 406 m, percorrenza 4h e 30’, ciclabilità 100%

Sentiero del Faro

Dal borgo di Cala D’Oliva si percorre il sentiero che costeggia la zona est dell’Isola, vi accompagneranno bellissimi panorami su Cala dei Ponzesi (nota come Cala Sabina) e le alte falesie di punta dei corvi. Proseguendo sono due gli spettacoli mozzafiato: il primo è Cala D’Arena la spiaggia più affascinante e nascosta dell’Isola, ricade nella zona di riserva integrale. Il secondo è il Faro di Punta scorno che si staglia imponente sul promontorio più a nord dell’Isola. La salita ci conduce verso i ruderi del “Semaforo”, la stazione meteo dell’Areonautica militare per poi ricondurci sul sentiero dell’andata. La natura selvaggia e solitaria contraddistingue tutto questo trekking. 

km 17,9, dislivello 120 m, percorrenza 5h e 30’, ciclabilità 100%

Fare diving e immersioni all’Asinara

Se sei un appassionato del diving e delle immersioni potrai ammirare splendidi fondali ricchi di flora e di fauna marina. Basta una maschera e un boccaglio. Il mare dell’Asinara è stato protetto per anni in quanto zona non accessibile per via del carcere di massima sicurezza e ora è tutelato dal Parco, una situazione che ha consetito la conservazione e la proliferazione di specie altrove ormai scomparse o molto rare. Anche a bassissimi fondali sarà facile incontrare grandi cernie, rapidi dentici e tante sfuggenti orate, capre marine, polpi, ricciole e coloratissimi e anemoni e stelle marine. Oltre ai misteriosi relitti fermi lì sul placido fondale da centinaia di anni.

Il relitto di Cala Reale all'Asinara
Anfore romane sui fondali dell’Asinara

Come e dove vedere l’asino bianco dell’Asinara

È il simbolo dell’isola, lo incontrerai facilmente in molte aree. Secondo alcuni l’asinello bianco sarebbe originario proprio di questo luogo, per altri sarebbe stato il marchese di Mores a portarlo qua. Ma c’è anche un’altra storia, la più suggestiva, che racconta di un antico vascello partito dall’Egitto e diretto in Francia, carico di asinelli, che naufragò al largo del Golfo dell’Asinara. Alcuni degli animali, finiti in acqua, riuscirono a raggiungere la riva dell’isola, che divenne la loro nuova casa. In realtà la storia è un po’ più complessa e le nostre guide ti spiegheranno proprio quale sia la loro origine. Sono docili e mansueti, potrai fotografarli durante le nostre escursioni senza arrecare loro disturbo.

Puledrino asinello bianco all'Asinara
Puledrino di asinello bianco segue la madre tra i giunchi dell’Asinara